L'Italia dei Comuni

31.05.2014 20:20

L’Italia dei  Comuni

Nasce una nuova realtà sociale e politica chiamata Comune. Originariamente si trattava di un associazione tra capi famiglia di una stessa zona allo scopo di sostenersi a vicenda. Questo patto collettivo veniva formalizzato on un giuramento , quindi inizialmente era un’associazione giuridica privata progressivamente assunse carattere politico. Il Comune nacque in genere in contrapposizione con il feudatario, queste istituzioni infatti spesso dovettero svilupparsi in modo violente. Il comune italiano nacque da un compromesso fra il signore e le realtà urbane. Il comune sottomise le aree agricole determinando una vera opera di conquista e sottomissione delle signorie fondiaie circostanti. L’evoluzione del Comune si può distinguere in tre fasi:

-          Fase consolare(governo affidati ai consoli scelti fra le persone illustri, questa fase fu particolarmente instabile per gli scontri tra le fazioni scaturiti da motivi sociali)

-          Fase podestalire (per porre fine agli scontri venne nominato al Comune un podesta, unico magistrato spesso straniero così era al di spora delle parti. Sopra di lui veniva instituito un consiglio dove prevaleva la borghesia)

-          Fase popolare (qui esplosero le tensioni sociali fra gi aristocratici non solo fra aristocratici e popolo ma anche tra popolo grasso ovvero alta borghesia e minuto costituito dai bottegai)

Contemporaneamente si diffuse il fenomeno delle repubbliche marinare, ovvero alcune città costiere che godevano di una propria autonomia  e rafforzando la loro flotta stabilirono contatti commerciali marittimi su tutto il mediterraneo, particolarmente importante fu il ruolo di quattro città Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. Le tavole amalfitane costituiscono il primo codice della navigazione marittima della storia cristiana.