Organizzazione della città: artigiani e mercanti
ORGANIZZAZIONE DELLA CITTA': ARTIGIANI E MERCANTI
Fra il 1000 e 1200 la vita urbana rifiorì,la crescita demografica favorì l urbanizzazione e il commercio dato che c’era ampia richiesta di generi alimentari e merci. Particolarmente sviluppato era il settore tessile che conobbe un nuovo impulso quando il telaio manuale venne sostituito con il telaio a pedale. La crescita urbana potenziò anche il settore edilizio,infatti, i mastri murari erano sempre occupati a edificare edifici ponti e grandi cattedrali gotiche e romaniche. Tutta questa produzione alimentava mercati e traffici commerciali. Dato che alla circolazione delle merci si associava la circolazione della moneta le figure tipiche del mondo cittadino erano mercanti banchieri e usurai. Il borghese (uomo del borgo) assunse caratteri specifici distinguendosi sia dal nobile che dal contadino capace di gestire la propria vita liberamente. Già nel 1200 le principali città europee erano collegata da una fitta rete di rapporti commerciali, i traffici erano controllate da le principali città italiane come Genova e Venezia. Un’attività commerciale così ampia necessitava di un gettito monetario adeguato, l’imperatore Federico II fu il primo a coniare monete d’oro che avevano smesso di circolare dalla caduta dell’impero romano d’occidente, l’esempio fu seguito da Firenze con il fiorino d’oro e da Genova con il ducato. La diffusione della moneta comportò la nascita di istituti di credito e cambio ovvero le banche, e anche il prestito a interesse che determinava l’usura. Il denaro fino ad allora considerato dalla chiesa una cosa sporca, ci fa capire come la nascita delle banche portò a un cambiamento di mentalità anche se graduale soprattutto nel confronto dell’usura . I mercanti più facoltosi invece si dedicavano a finanziare viaggi di spedizione che fecero sviluppare vari tipi di associazioni mercantili la più nota era quella veneziana nota come commenda, le società che si organizzavano stabilmente per più viaggi erano conosciute come compagnie. L’assetto sociale del basso medioevo era caratterizzato dallo spirito corporativo. Le arti nascevano con lo scopo di tutelare gli interessi professionali degli associati:
- Stabilire il numero di esercizi da aprirsi in un’area
- Fissare i prezzi ai prodotti in modo uniforme
- Stabilire vantaggiose condizioni di acquisto di materie prime all’ingrosso
- Condannare i comportamenti immorali che screditavano una professione in modo di tutelare un immagine pubblica
Si distinguevano:
- Arti maggiori che rappresentavano le classi dirigenti (notai giudici…)
- Arti mediane (calzolai beccai e fabbri)
- Arti minori (osti,fornai…)