Dal Comune al Principato
Dal Comune al Principato
L’istituzione comunale entrò in crisi anche se fin dalla sua nascita aveva conosciuto lotte intensissime:
- Tra le grandi famiglie aristocratiche
- Tra i magnati (nobili inurbati) e borghesia
- Tra ceti meno abbienti
Le strutture Comunali iniziarono a modificarsi i consoli furono sostituiti dai podestà (super partes), fu creato in molte città il capitano del popolo (avrebbe dovuto difendere gli interessi del popolo ma finì con il rappresentare gli interessi delle classi maggiori). Questi correttivi furono inefficiente non riuscirono ad assicurare stabilità politica. Iniziarono gli stessi comuni a conferire poteri notevoli ad un signore di straordinarie capacità, ma il signore finiva a sostituirsi alle magistrature comunali. Il signore era una figura molto diversa, la situazione eterogenea delle Signorie italiane dell’epoca presenta tratti comuni:
- La caduta di una Signoria poteva essere rapida come la sua ascesa
- Il progetto politico: - il signore si presentava come Super partes disarmando le fazioni in lotta
- Le strategie di conquisa trasformarono la geografia politica dando origine agli Stati di dimensioni regionali e guerre di portata nazionale.
Il signore ottenne la legittimazione del proprio potere, e si aprì una nuova fase della storia italiana la Signoria diventò principato. Il potere signorile diventa ereditario e nascono dinastie di governo. In Italia centro-settentrionale emersero dinastie principesche. Il capostipite della Signoria milanese fu Matteo Visconti, i quali successori proseguirono la politica di conquiste territoriali. Si crearono tre Stati regionali:Milano, Firenze, Venezia. Nell’Italia meridionale il movimento comunale era fallito e il potere politico era restato nelle mani della nobiltà feudale. La situazione presentava già diversi sintomi di arretratezza la pace di Caltabellotta aveva diviso la Sicilia dal regno di Napoli che si riunificherà sotto il dominio di Alfonso V d’Aragona che mise entrambi i regni sotto un’unica corona. In Italia ci furono continui conflitti che cercarono di espandere i propri domini ai danni di altri Stati. Filippo Maria Visconti fu sconfitto ai veneziani i quali diventarono la più forte potenza dell’Italia settentrionale. Ad impadronirsi del ducato di Milano fu Francesco Sforza condottiero che sposò l’unica figlia F. M. Visconti. L’ascesa degli Sforza fu avversata da Venezia ma appoggiata da Firenze che voleva limitare le mire espansionistiche della grande potenza. Dopo una logorante guerra si stabili la pace di Lodi che avrebbe dovuto stipulare un alleanza e portare equilibrio trai principali stati regionali, grazie a questo trattato l’Italia poté godere di quarant’anni di tranquillità con un notevole sviluppo economico e una rigogliosa fioritura artistica-letteraria.