Il potere laico ed ecclesiastico
Il potere laico ed ecclesiastico
Il Medioevo è intriso di religiosità,la religione influisce a tal punto sulla cultura e la mentalità da realizzare l’idea di una società fondata sulla Rivelazione di Dio. Dall’antichità si eredita la cosmologia aristotelica tolemaica. L’ordine della società è presentato come specchio della trinità divina :
- Chi prega (oratores, chierici)
- Chi combatte (bellatores, i nobili)
- Chi lavora (i laboratores, popolo)
Con l’incoronazione Carlo Magno diventava la guida del Sacro romano impero. Carlo era preoccupato dagli efetti che il titolo poteva portare sulla corte di bisanzio che lo definì infatti usurpatore. Probabilmente Carlo si sentiva più capo di un impero franco-germanico che di uno romano- cattolico. Tra i suoi eredi si scatenò una guerra che si concluse con il trattato di Verdun e la separazione dell’impero carolingio. La dissoluzione dell’Impero si costituì in due aree dove poi sarebbero nati il regno di Franzi e Germania. A mantenere l’ideale di un Impero che doveva mantenere unita la ristianità restò la Chiesa di Roma per la quale l’impero doveva far coincidere i suoi confini con la cristianità. La Chiesa rappresentava la guida spirituale mente l’Impero quella temporale. Le prime tensioni nacquero in Germani con Ottone I che una volta incoronato imperatore si riservò il diritto di confermare l’elezione del papa mettendo la Chiesa sotto il suo controllo. In questi anni crollò la collaborazione tra Chiesa e Impero. Gli imperatori salici dovettero intervenire per placare le rivolte. Nel 1046 tre papi si contendevano il potere a Roma, il più importante fu Leone IX che si dedicò alla riforma della chiesa. Papa Niccolò II invece non chiesa la conferma dell’imperatore quando fu eletto e da li in poi si stabili che i papi sarebbero stati eletti unicamente dai cadinali. Inizio la lotta per le investiture, problema che riguardava i vescovi- conti che aprivano un complicato conflitto di competenze istituzionali:
- Indiscutibile che spettasse ai laici concedere benefici territoriali
- Era pacifico che l’investitura dei vescovi spettasse al clero
- I conflitti fra potere spirituale e temporale era difficilmente districabile quindi si cercava di non confondere le due figure
La scomunica era la maggiore arma nelle mani del papa in quanto un fedele era allontanato dai sacramenti, potevano esserne soggetti anche li imperatori. Il concordato di Worms fra Callisto II e Enrico V conteneva soluzioni di compromesso fra sovrano temporale e spirituale:
- Le elezioni dei vescovi sarebbero avvenute senza ingerenze da parte dei laici
- In Germania le elezioni si sarebbero svolte in presenza delegati imperiali
- L’investitura laica e la consegna delle regalie (prerogative medioevali del potere regio) sarebbe spettata all'imperatore dopo l’elezione episcopale.