Papato e Impero nella crisi

31.05.2014 20:41

PAPATO E IMPERO NELLA CRISI

Nel 1300 ci fu una crisi in campo economico, politico e, sociale. Crollarono contemporaneamente Papato ed Impero e nacquero i primi stati nazionali (Francia,Inghilterra e, Spagna). La crisi del Papato iniziò con il pontefice Bonifacio VIII, fautore della teocrazia (governo di Dio),dove anche la politica dipendeva dal potere religioso. Il suo strumento d’azione fu il Giubileo  (primo anno santo della storia 1300) proclamato per celebrare l’unità nel mondo cristiano. Il papa non aveva però considerato le novità politiche, lo scontro fra vecchia concezione politica rappresentata dalla chiesa ed emergenti  monarchie nazionali  si manifestò con la controversia che oppose il papa al re francese Filippo IV. Filippo IV si trovava in difficoltà economiche per affermare il proprio potere, e senza chiedere il permesso alla Curia Romana impose il pagamento di tasse al clero francese. La reazione di Bonifacio VIII fu amara, infatti invitò ai prelati di disubbidire al re. Il re convocò di conseguenza l’assemblea degli Stati generali per chiedere il consenso della sua politica antipapale, gli fu concesso e proclamo la discendenza del potere regio direttamente da Dio (senza intermediari). Bonifacio VIII rispose con la Bolla Unam Sanctam con cui affermava la superiorità papale e l’obbligo all’ubbidienza dei sovrani alle disposizioni papali. Il re che ormai rischiava la scomunica prese accordi con la potente famiglia dei Colonna, prima che il papa passasse all’azione. Il 7/9/1303 Bonifacio fu arrestato e mori poco dopo. Questo segnò una svolta epocale. Il nuovo papa Clemente V rifiutò di trasferirsi a Roma ponendo la nuova corte ponteficia ad Avignone, che divenne un centro affaristico, commerciale  mentre Roma in piena decadenza era diventata un teatro di faide nobiliari,e rivolte. Una sommossa importante fu l’impresa di Cola di Rienzo (notaio borghese), che impugnò il controllo politico di Roma autoproclamandosi Tribuno della libertà e liberatore della repubblica romana. Il suo governo inizialmente fece risplendere la città ma dopo il suo sogno di riportare Roma  al centro degli equilibri italiani si infranse di fronte l’opposizione dei nobili e del popolo. La restaurazione dell’ordine venne affidata al cardinale Egidio di Albornoz, le costituzioni Egidiane furono approvate esse determinavano i rapporti fra governo papale e poteri interni della città. Combattendo riuscì ad unire i possedimenti papali dell’Italia centrale.